I segnali da non ignorare
Quando si mangia il pesce, spesso ci si chiede se è davvero fresco.
La differenza tra un buon piatto e un’esperienza da ricordare spesso sta tutta lì: nella freschezza.
E noi, da Lisca Losca, la prendiamo davvero sul serio.
Ecco allora una guida chiara e concreta per riconoscere il pesce fresco, anche se non sei un esperto di cucina.
L’occhio: tondo, vivo, brillante
L’occhio è lo specchio della freschezza.
Se il pesce è stato pescato da poco, avrà lo sguardo lucido, la pupilla nera, e un aspetto pieno.
Se invece l’occhio è opaco, infossato o grigiastro… è già tempo scaduto.
La pelle: compatta e lucida
Un buon pesce ha una pelle che “rimbalza” sotto il dito. Deve essere tesa, elastica, mai molle.
Il colore deve essere vivo, senza zone scure o macchie sospette.
Attenzione anche alle squame: devono aderire bene al corpo, non staccarsi al primo tocco.
L’odore: deve sapere di mare, non di pesce
Sembra un paradosso, ma è così: il pesce fresco non puzza di pesce.
Profuma di mare, di alghe, di salsedine. È un odore pulito, leggero, per nulla invadente.
Se senti un odore forte, dolciastro o ammoniacale… girati e scappa.
La resa nel piatto: il vero test finale
Un pesce fresco si riconosce anche a cottura ultimata:
- Tiene la forma
- Ha sapore deciso ma non invadente
- Resta succoso, mai stopposo
È quello che cerchiamo di garantirti ogni giorno nel nostro banco da Lisca Losca.
Perché per noi, il pesce non è un ingrediente qualunque. È una responsabilità.
Fidati dei sensi
Riconoscere il pesce fresco non è solo questione di naso e vista. È questione di fiducia.
Per questo, ogni giorno selezioniamo con cura i nostri fornitori, lavoriamo il pesce in giornata e lo serviamo solo se supera i nostri standard (che non sono bassi).
